Colloqui e CV coach
mercoledì 13 maggio 2015
Insieme Lavoro
già da qualche settimana è nato il sito internet www.insiemelavoro.it
Si tratta di un servizio di consulenza che fornisce sostegno nella ricerca di lavoro, nella preparazione del colloquio e nella redazione di CV!
E' un servizio di cui molte persone all'estero usufruiscono, ma qui in Italia è poco conosciuto!
Ma perché è importante prepararsi a un esame all'università e non per un colloquio di lavoro?
InsiemeLavoro ti permette di sfruttare al massimo l'unica chance che hai di fare una buona impressione!
lunedì 30 marzo 2015
Colloquio: Il linguaggio del corpo
- Nessun gesto esagerato. Può apparire come se si sta esagerando o ingrandendo la verità. E' meglio puntare su gesti controllati, piccoli che indicano sicurezza in se stessi e autocontrollo.
- Non guardare l'orologio. E' un chiaro segno di non rispetto. Indica che hai cose migliori da fare che essere lì.
- Non assumere una posizione in cui si è leggermente girati rispetto all'interlocutore. Mostra una persona non interessata e non coinvolta nella conversazione o che non si fida della persona con cui sta parlando.
- E' importante cercare di spostare il baricentro leggermente in avanti verso il proprio interlocutore, evitando di stare poggiati e rilassati sullo schienale della sedia. Mentre l'interlocutore parla, annuire per dar segno di seguire il discorso che sta facendo.
- Non tenere braccia incrociate e gambe incrociate. Entrambe sono barriere fisiche che si stanno ponendo nei confronti dell'interlocutore. Anche se si sta sorridendo, l'altra persona potrebbe avere la sensazione di essere rifiutata.
- Anche se tenere le braccia incrociate ci fa sentire a proprio agio, è necessario resistere per mostrare di essere una persona dalla mentalità aperta e disponibile.
- Non giocherellare con i propri capelli o sistemarli. Mostra al proprio interlocutore che si è ansiosi o troppo presenti a se stessi, o distratti.
- Non evitare il contatto con gli occhi. Potrebbe sembrare che si ha qualcosa da nascondere o che non si è abbastanza sicuri di se.
- Non dare una stretta di mano debole. Mostra al proprio interlocutore una mancanza di autorità e di sicurezza in se stessi. D'altro canto, una stretta di mano troppo forte può apparire come segno di arroganza.
- E' necessario adattare la propria stretta di mano a quella del proprio interlocutore.
giovedì 26 marzo 2015
Domande frequenti per il modello S.O.A.R.
Ecco alcuni esempi di domande poste spesso durante il colloquio di lavoro, per le quali è necessario utilizzare il metodo S.O.A.R.
• Tell me about a time when you had to deal with a difficult client or coworker.
Raccontami di una volta in cui hai dovuto confrontarti con un cliente o un collega difficile.
• Give me an example of when you had to sell your boss on a new product, service, system, or program.
Fammi un esempio di quando hai dovuto vendere al tuo capo un nuovo prodotto, sistema o programma.
• Give me an example of a problem you faced on the job and how you handled it.
Fammi un esempio di un problema che hai dovuto affrontare sul lavoro e come l'hai gestito.
• Give me an example of how you dealt with an employee who was not performing up to expectations.
Fammi un esmpio di come hai gestito un impiegato che non stava lavorando secondo le tue aspettative.
• Give me a recent example of how you went about motivating your coworkers and subordinates.
Fammi un esempio recente di come hai motivato i tuoi colleghi e subordinati.
• Tell me what you did in your last job to help build teamwork.
Raccontami cosa hai fatto nel tuo ultimo lavoro per aiutare a costruire il lavoro di gruppo.
mercoledì 25 marzo 2015
Le domande poste al colloquio - Modello S.O.A.R.
lunedì 23 marzo 2015
7 domande possibili in fase di colloquio
- 1 -- Tell me about yourself. - Parlami di te.
- 2 -- Why do you want to work for this company? - Perché vuoi lavorare per questa azienda?
- 3 -- Give me an example of a time when you had to explain some new procedures to your co-workers. How did you do and how did it go? - Raccontami di una volta in cui ha spiegato delle nuove procedure ai tuoi colleghi. Come hai fatto e come è andata?
- 4 -- Can you tell me what your strengths are? - Puoi dirmi quali sono i tuoi punti di forza?
- 5 -- What are your weaknesses? - Quali sono le tue debolezze?
- 6 -- What are your goals? - Quali sono i tuoi obiettivi?
- 7 -- What are three positive things your last boss would say about you? – Quali sono tre cose positive che il tuo ultimo datore di lavoro direbbe di te?
venerdì 6 marzo 2015
CV: le varie tipologie.
Sì, perché se vogliamo proseguire con la stessa carriera useremo il CV temporale, che consiste nella lista anticronologica di tutte le nostre esperienze lavorative. Le esperienze più recenti prima e poi pian piano sino ad arrivare a quelle più vecchie.
Se, invece vogliamo cambiare carriera useremo il CV funzionale, che consiste nel mettere in evidenza tutte le capacità e competenze acquisite negli anni senza elencare la cronologia delle esperienze lavorative.
Per combinare le due tipologie descritte sopra si può usare il CV misto, attraverso il quale avremo prima la descrizione delle capacità e delle competenze, poi la lista delle esperienze.
Inoltre, c'è la possibilità di scrivere un mini CV, che consiste nella breve descrizione delle proprie capacità e di come son state acquisite. E' usato principalmente con l'obbiettivo di farsi conoscere all'interno di un network.
Infine, ancora poco usati, ci sono i cosiddetti CV non tradizionali. Sono principalmente versioni online del CV e possono includere foto, video, grafici e qualsiasi tipo di supporto visivo.
Il metodo V.I.A. prevede la scelta e l'utilizzo del CV adatto alle proprie necessità.
Per info e supporto potete contattare il 3512045692, scrivere a claudia.pirina@gmail.com o compilare il form che trovate sulla destra e verrete ricontattati.
domenica 1 marzo 2015
I nostri antenati cosa facevano?
Qualche sera fa, chiacchierando tra amici, ho spiegato esattamente di cosa ci occupiamo qui a Interview Coach.
E qualcuno ha commentato "Quindi, tu sei una di quelle persone che promuove la fuga dei cervelli?".
Partiamo dal presupposto che qui non si promuove la fuga dei cervelli ma semplicemente si supporta la persona alla ricerca di un lavoro, in qualsiasi parte del mondo sia, in Italia o all'estero e soprattutto lo sosteniamo in una scelta che HA GIÀ FATTO.
Ci tengo però a precisare il fatto che non c'è nulla di male sia nel voler partire, sia nel voler restare.
L'uomo per sua natura ha sempre vagato alla ricerca di una fonte di sostentamento ed è giusto che continui a farlo, senza aspettare alcuna forma di sostegno da nessuno, ma contando solo sulle sue gambe.
Quando i pascoli a valle non erano buoni, il pastore si spostava in quelli della montagna e viceversa...
Il contadino, invece, pur stando fermo applicava la rotazione delle colture.
In sintesi, entrambi gli approcci sono giusti, l'importante è reinventarsi, applicare strategie e tirar fuori nuovi frutti o trovare nuovi pascoli!
E questo è esattamente quello che facciamo qui a Interview Coach.